Bias cognitivi ed euristiche psicologiche

Bias cognitivi ed euristiche psicologiche

La psicologia cognitiva in pillole

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Mente cosciente ed automatismi psicologici

La conoscenza è una forma di libertà e di potere che possiamo esercitare nella nostra vita per realizzare i nostri obiettivi e desideri: se la mente cosciente indica la nostra consapevolezza riguardo noi stessi e la nostra relazione con la realtà (quindi una conoscenza), allora gli automatismi psicologici si riferiscono a quei processi mentali incoscienti che esistono semplicemente a nostra insaputa.

In realtà la presenza di una sorta di pilota automatico è facilmente rilevabile in quelle situazioni che vedono una persona assumere decisioni e esprimere azioni evidentemente discrepanti con la propria volontà e con i propri desideri. Un esempio paradigmatico può essere la procrastinazione, ossia una condizione di immobilità o di rinvio sistematico di attività significative: spesso tale comportamento correla a pensieri associati ad emozioni di colpa, vergogna o impotenza. Il termine procrastinazione indica proprio uno stato mentale connotato da una riduzione della volontà di realizzare obiettivi significativi, ostacolata da processi inconsci, da automatismi psicologici spesso conseguenza di una interazione di processi psicologici innati ed apprendimento condizionato dalla nostra esperienza passata.

Il costrutto di bias cognitivo viene esplicitato… e si riferisce al sistema di elaborazione della realtà, processi che avvengono secondo una modalità tale da produrre dei bias, ossia delle sistematiche distorsioni che dipendono dalla struttura anatomica e funzionale del nostro sistema nervoso. Più semplicemente ci si riferisce a distorsioni ed errori di percezione, di valutazione e di interpretazione della realtà, quindi giudizi e pregiudizi disadattivi e disfunzionali.

La psicologia evoluzionista-cognitiva e la neurobiologia permettono di comprendere con maggior chiarezza il funzionamento dei bias cognitivi. Infatti il sistema nervoso può essere rappresentato come una struttura anatomo-funzionale che percepisce, elabora e valuta molteplici informazioni derivanti dalla nostra interazione con la realtà circostante, attraverso processi impliciti ed espliciti che operano perlopiù in parallelo.

I processi impliciti avvengono sostanzialmente in parallelo e riguardano la gestione automatica di fenomeni interiori ed eventi esterni che avvengono inconsciamente, come ad esempio la digestione e la respirazione ma anche il mantenimento dell’equilibrio ed il movimento, mentre i processi espliciti sono selezionati dalla coscienza ed entrano nella nostra esperienza soggettiva, come ad esempio la riflessione del pensiero ma anche l’apprendimento motorio che avviene quando impariamo a fare qualcosa di nuovo.

Molti processi impliciti sono la conseguenza di un apprendimento precedente: un bambino impiega almeno un anno di vita per apprendere l’arte dell’equilibrio, necessario per camminare ma successivamente il muoversi nel mondo non richiede processi espliciti coscienti poichè una volta che il cervello cosciente ha investito attenzione ed esercizio per l’apprendimento, tale processo può essere efficacemente automatizzato per rendere libera la nostra attenzione di rivolgersi a ciò che percepiamo come importante.

Da tale descrizione appare evidente come il sistema nervoso sia un sistema di elaborazione estremamente complesso e dunque per massimizzare la propria efficacia costruire delle strategie di processo che sono definite euristiche, particolarmente attivate quando il tempo di elaborazione è ridotto a causa di condizioni esterne o interne, come ad esempio può essere la percezione di un pericolo. Infatti di fronte a certi eventi o in certe condizioni il sistema nervoso deve ridurre la complessità del proprio lavoro per generare valutazione più immediate, quindi meno raffinate. I bias cognitivi emergono come delle valutazioni immediate e veloci, quindi più grossolane, che possono provocare distorsioni ed errori di valutazione: il motivo per cui sono così importanti riguarda il fatto che spesso nella nostra vita applichiamo euristiche di questo tipo anche quando avremmo il tempo per una elaborazione più sofisticata che ci permetterebbe di gestire la nostra vita in modo migliore.

Dunque euristiche e bias cognitivi sono un fenomeno naturale, espressione delle modalità neuropsicobiologiche attraverso le quali opera il nostro sistema nervoso: per questo motivo la conoscenza di questo fenomeno, acquisire consapevolezza della loro esistenza, è una buona strategia per rivalutare i nostri giudizi quando questi siano disadattivi o semplicemente svantaggiosi. Conoscere, ed imparare a riconoscere i propri bias cognitivi, consente di gestire in modo migliore la nostra vita, le nostre scelte ed il nostro benessere personale.

Bias cognitivi ed euristiche psicologici

Euristica di ancoraggio
Un effetto priming che ci mostra come le prime informazioni elaborate hanno una influenza sulla percezione e la valutazione delle informazioni successivamente acquisite.
Ad esempio la prima sensazione di simpatia o antipatia verso una persona nuova modifica il nostro atteggiamento ma anche quando valutiamo il prezzo di un prodotto sconosciuto.

Euristica di auto-potenziamento
Tendenza ad aumentare la segnalazione e la condivisione del nostro successo e minimizzare fallimenti ed errori, per aumentare autostima e stima sociale.
Ad esempio quando utilizziamo i social network postando e condividendo materiale che tende a mostrare una vita di successo aumentata rispetto alla realtà quotidiana.

Euristica di avversione-perdita
A fronte di parità di condizioni abbiamo la tendenza a privilegiare scelte conservative per evitare una perdita piuttosto che scelte orientate a massimizzare il guadagno.
Ad esempio quando dobbiamo operare scelte finanziarie la prima riflessione da realizzare è una valutazione della nostra propensione al rischio.

Euristica di conferma
Siamo portati a ricercare conferme rispetto alle nostre convinzioni, evitando inconsciamente eventi ed informazioni che potrebbero falsificare le nostre credenze.
Ad esempio quando abbiamo visioni radicate su un argomento specifico (politico, economico, sociale) difendiamo la nostra idea portando argomenti che confermano il nostro pensiero.

Euristica di disponibilità
Fondata su una sovrastima delle informazioni che abbiamo a disposizione, detto altrimenti la tendenza a minimizzare e semplificare la realtà e la sua interpretazione.
Ad esempio quando adottiamo comportamenti poco salutari per la nostra salute, minimizzando i danni che possiamo generare nel nostro corpo.

Euristica di fallacia-giocatore
Prendiamo decisioni operando valutazioni da carattere probabilistico che consideriamo oggettive, costruite sulla nostra esperienza soggettiva, quindi particolare.
Ad esempio come un giocatore d’azzardo che continuando a perdere prevede che la vincita si avvicini per mera questione di probabilità.

Euristica di Galatea
Meglio conosciuta come profezia che si autoavvera per cui la valutazione della nostra capacità di realizzare un obiettivo influenza la nostra possibilità di raggiungerlo.
Ad esempio in ambito sportivo la convinzione di poter realizzare una prestazione influenza la possibilità di effettuare la prestazione stessa.

Euristica di illusione-frequenza
Elevata percezione di stimoli correlati ad esperienze di apprendimento attivo, ovvero la tendenza a mantenere attenzione orientata su temi ed argomenti importanti.
Ad esempio quando studiamo una disciplina ce ci appassiona tendiamo ad interpretare la realtà secondo i filtri conoscitivi che stiamo acquisendo.

Euristica di illusione-statistica
Noi costruiamo credenze, previsioni ed aspettative accumulando esperienza soggettiva, cogliendo le ripetizioni degli eventi e costruendo schemi soggettivi che trattiamo come oggettivi.
Ad esempio quando tendiamo ad adottare un comportamento scaramantico per generare un effetto sulla realtà sulla base di esperienze pregresse soggettive.

Euristica di incremento-irrazionale
Assumere posizioni e decisioni evidentemente irrazionali ed irragionevoli per mantenere un grado di coerenza rispetto ad una visione precedentemente acquisita.
Ad esempio quando decidiamo di acquistare un prodotto o servizio giudicato significativo, rendendosi disponibili ad una spesa evidentemente eccessiva.

Euristica di influenza
I nostri desideri e scopi influenzano la direzione della nostra attenzione, motivo per cui tendiamo a percepire con maggior frequenza stimoli associati a ciò che bramiamo.
Ad esempio se vogliamo studiare psicologia la nostra attenzione tenderà automaticamente a trovare libri, eventi e fenomeni correlati al nostra interesse per la psicologia.

Euristica di informazione
Quando dobbiamo fare una scelta importante e significativa tendiamo a ricercare informazioni in modo sproporzionato alla reale necessità convinti che ci preservi da errori.
Ad esempio possiamo ricercare informazioni online su un tema, acquisendo un numero di informazioni sovrabbondanti e potenzialmente ambivalenti e contraddittorie.

Euristica di moda
Una sorta di effetto gregge, motivo per cui abbiamo la tendenza a sviluppare idee e credenze derivanti dalla opinione di massa o comune piuttosto che su una riflessione realistica.
Ad esempio se stiamo esplorando un argomento oppure abbiamo dubbi su di esso, tenderemo a dare peso alla convinzione comune, ma anche alle aspettative che gli altri hanno su di noi.

Euristica di negatività
Attribuzione di maggior rilevanza ad eventi e stimoli negativi a scapito di aspetti positivi, assumendo una visione catastrofica esagerata ed esasperata.
Ad esempio quando tendiamo a ritenere che falliremo nella realizzazione di un obiettivo per preservarci dalla futura perdita.

Euristica di negligenza
Tendenza a preferire l’immobilità a qualsiasi forma di mobilità o di attività in generale, lasciando che il tempo scorra.
Ad esempio in quelle situazioni in cui preferiamo stare nel letto o sul divano per lungo tempo piuttosto che svolgere azioni vantaggiose per la nostra giornata.

Euristica di ordine-grandezza
Tendenza di approccio alla logica matematica utilizzando logiche non matematiche, applicando processi tipici del pensiero concreto al pensiero astratto.
Ad esempio se dovessi rispondere celermente a quanti giorni corrispondo 1.000, 1.000.000 ed 1.000.000.000 di secondi, cosa risponderesti?

Euristica di pianificazione-errata
Tendenza ad avere uno spiccato ottimismo previsionale irrealistico nell’approccio alla pianificazione di attività personali e professionali.
Ad esempio quando progettiamo una serie di attività, stabilendo tempi e modi di lavoro che non vengono realizzati in quanto costruiti su un ottimismo irrealistico.

Euristica da placebo
L’effetto placebo si realizza quando il nostro atteggiamento e la nostra percezione viene influenzata dalla convinzione radicata che un evento si realizzi.
Ad esempio in campo medico l’assunzione di certi tipi di farmaci o sostanze con la convinzione che tale assunzione genererà effetti positivi che influenzano la percezione.

Euristica di reattanza
Consiste in un atteggiamento secondo cui si desidera fare il contrario di ciò che gli altri si aspettano da noi, in difesa di una propria libertà personale.
Ad esempio è frequente negli adolescenti assumere posizioni e comportamenti reattivi verso le aspettative genitoriali, percepite come autoritarie o limitanti.

Euristica di retrospezione
Ovvero valutazioni effettuate a posteriori, con il senno del poi, che ritengono evidenti e scontati gli sviluppi e l’evoluzione di eventi difficilmente prevedibili.
Ad esempio quando si afferma di aver fatto precedentemente previsioni corrette fondate su argomenti fallaci oppure si banalizza lo sviluppo di eventi a posteriori.

Euristica di scelta-supportata
Anche definibile razionalizzazione ed intellettualizzazione, ovvero la tendenza a costruire argomenti apparentemente ragionevoli costruiti su gravi lacune informative.
Ad esempio quando affrontando un argomento complesso tendiamo a semplificare l’interpretazione della realtà utilizzando la nostra limitata conoscenza sul tema trattato.

Euristica di sconto-esagerato
Propensione alla ricerca di gratificazione immediata rispetto alla scelta di pianificazione costruttiva a medio e lungo periodo.
Ad esempio quando spendiamo denaro in modo impulsivo o comunque poco ragionevole piuttosto che impegnarci in una gestione economica di lungo periodo.

Euristica da struzzo
Propensione ad evitare ed ignorare informazioni e dati che contrastano o pongono dubbi rispetto alle nostre convinzioni e credenze della nostra vita.
Ad esempio minimizzando gli eventi che potrebbero falsificare le nostre idee oppure ignorando stimoli e situazioni che possono mettere in crisi le nostre idee.