Project Description
DSM V Disturbo d’ansia di separazione
L’importanza di saper chiedere aiuto: insieme si può!
Riconoscere i sintomi
A) Paura o ansia eccessiva e inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo che riguarda la separazione da coloro a cui l’individuo è attaccato, come evidenziato da tre o più dei seguenti criteri:
- Ricorrente ed eccessivo disagio quando si prevede o si sperimenta la separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento.
- Persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita delle figure di attaccamento, o alla possibilità che accada loro qualcosa di dannoso (esempio: malattie, ferite, catastrofi, morte).
- Persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento imprevisto comporti separazione dalla principale figura di attaccamento (esempio: perdersi, essere rapiti, avere un incidente, ammalarsi).
- Persistente riluttanza o rifiuto di uscire di casa per andare a scuola, al lavoro o altrove per paura di separazione.
- Persistente ed eccessiva paura di, o riluttanza, a stare da soli o senza le principali figure di attaccamento a casa o in altri ambienti.
- Persistente riluttanza o rifiuto di dormire fuori casa o di andare a dormire senza avere vicino una delle principali figure di attaccamento.
- Ripetuti incubi che implicano il tema della separazione.
- Ripetute lamentele di sintomi fisici (esempio: mal di testa, dolori di stomaco, nausea, vomito) quando si verifica o si prevede la separazione dalle principali figure di attaccamento.
B) La paura, l’ansia o l’evitamento sono persistenti, con una durata di almeno quattro settimane nei bambini e adolescenti e tipicamente sei mesi o più negli adulti.
C) Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
D) Il disturbo non è meglio spiegato da un altro disturbo mentale.
Fonte bibliografica: AA.VV., (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V). Raffaello Cortina Editore
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